Il Kumbh Mela è il più grande raduno religioso sulla terra oltre ad essere un importante pellegrinaggio ed emozionante festa nell’induismo di tradizione millenaria. La mitologia hindu racconta che durante una battaglia tra demoni e divinità per la conquista del Kumbh, la brocca che conteneva l’Amrit, il nettare dell’immortalità, quattro gocce del prezioso fluido caddero sulla terra, esattamente a Prayagraj (ex Allahabad), Haridwar, Nasik e Ujjain, che divennero per questo città sacre, punto di connessione tra Terra e Cielo. I 12 giorni di lotta, secondo il mito, corrisponderebbero a 12 anni sulla terra. Ecco perchè Il Maha Kumbh Mela (“Grande” Kumbh Mela) si celebra con questa cadenza.
La festa è caratterizzata dal lavaggio rituale nelle acque dei fiumi sacri (il Gange a Haridwar, il Godavari a Nasik, lo Shipra a Ujjain ed il Sangam a Prayagraj) per purificare i propri peccati, ma è anche una celebrazione del commercio comunitario con numerose fiere, parate e discorsi religiosi, pasti di massa dei monaci o dei poveri. Vi partecipano dai 70 ai 100 milioni di pellegrini tra persone comuni e diverse sette di Sadhu (o Baba), asceti induisti che scelgono di abbandonare la vita materiale dedicandosi alla ricerca di un elevazione spirituale. Alcuni, come i Naga Baba, non indossano vestiti (Naga significa nudo), sono cosparsi di cenere e provengono dalle più remote zone tra India e Birmania. Il Kumbh Mela è stato iscritto nella lista rappresentativa del patrimonio culturale intangibile dell’umanità dell’UNESCO. Le immagini in questa pagina sono relative all’Ardh Kumbh Mela (Il “metà Kumbh Mela”, che avviene ogni 6 anni) di Prayagraj, a cui ho partecipato nel Febbraio 2019. Un’esperienza che rimarrà sicuramente indelebile nei miei ricordi, con un posto d’onore nelle fotografie di viaggio.